Il socio Mayer trasmette all’Accademia la sua relazione in merito a quanto richiesto dall’I.R.Tribunale di Verona il 30.12 u.s. Nella notte dal 9 al 10 ottobre 1824 la luna era in posizione tale nel cielo da poter mandare molta luce, ma “l’atmosfera tendeva allo stato nubiloso”; sulla base di cio, però, non è possibile stabilire con certezza se all’ora indicata le nubi coprissero la luna oppure no.
DocType: Relazione
1824 Novembre/dic
I soci Antonio Carlotti e Bartolomeo Giuliari propongono alla Reggenza le produzioni degli anni 1823 e 1824 che sono da premiare: 1° la Flora veronese di Ciro Pollini con 12 fiorini; 2° la memoria sugli scarabei di Angelini con 6 zecchini; 3° il memoriale dell’avv. Cristani ed il suo lavoro per rivendicare all’Accademia la proprietà dell’Orto Botanico con 6 zecchini.
1824 Novembre/dic
Il socio Scopoli illustra all’Accademia la proposta pervenuta dalla Regia Delegazione di adesione all’ Impresa Generale delle fogne mobili; il costo di un’azione è di 100 fiorini; per far nascere una Società provinciale occorrono 25 azionisti.
1824 Ottobre
Trattasi della relazione o “rapporto” del socio Giovanni Scopoli sulla traduzione della bucolica di Virgilio curata da Quirico Viviani di Udine; in essa Scopoli afferma che la traduzione non è riuscita a rendere in italiano le bellezze del testo latino, e propone a riprova tre passi; chiude ricordando come un passo dell’egloga in esame documenti la consuetudine diffusa ai tempi di Augusto di lavare le pecore alle fonti prima della tosatura; consuetudine dannosa per la salute delle pecore, che è ancora in uso in Inghilterra e in Sassonia, ma fortunatamente non più in Italia.
1824 Settembre
Il socio prof. Giuseppe Montagna formula le sue considerazioni sul libro del prof. Giovanni Bortolazzi intitolato “Sposizioni e osservazioni su alcune malattie del tessuto cellulare per ingorgamento d’umori conseguitato da processo infiammatorio”, nel quale l’autore sostiene “l’uso dell’acqua semplice nelle malattie chirurgiche”. Montagna, pur non ritenendo che l’acqua debba essere vista come “la panacea chirurgica”, ritiene che la si usi meno del dovuto e loda lo scritto del Bortolazzi, che risveglia “l’idea della scuola toscana”, cui si era formato anche suo padre.
1824 Giugno
Giudizio della Commissione sui Lavori e Macchine concorrenti al Premio nell’anno 1824.Le opere esaminate sono le seguenti: Grotta cumana, di Domenico Zamboni; Oriuolo con palla mobile, di Filippo Furotti; Specchi parabolici ustori, di Natal Pozzo; Serratura con secreto, di Domenico Furlani; Trombe, di Giorgio Bresciani; Frontini di capelli, di Lorenzo Rocca; Lime, di Giovanni Perotti; Modelli di macchine, di Antonio Peretti; Macchina per canape e buratto, di Mayer; Ricamo in seta, di Marietta Scartezini; Secchia di cuoio, del Sartorelli.
1824 Giugno
Il socio Girolamo Asquini esprime il giudizio che nessuna delle tre dissertazioni a concorso meriti il premio accademico; solo quella senza motto, contrassegnata dal n. 3 è meritevole di accessit.
1824 Giugno
Il socio Alessandro Da Lisca formula il suo giudizio su 3 dissertazioni a concorso: la dissertazione che inizia con “il sempre ardente desiderio di giovare” merita premio; la dissertazione con il motto “ac ne ista quidem praesidia” merita solo una onorevole menzione; la dissertazione con il motto “nihil utilius” non merita né premio, né menzione.
1824 Febbraio
Il socio e giudice Da Lisca esprime il parere che le 6 produzioni dei soci presentate nel 1823 non siano meritevoli di premio, riservandosi di aggiungere i motivi del suo giudizio qualora fosse discorde da quello degli altri giudici.
1824 Febbraio
Il socio Mayer formula le sue valutazioni sulle produzioni dei soci dell’anno, ricordando le difficoltà causate dalla irregolare elezione dei giudici.