Ignazio Montanari – Accademico – descrive le seguenti località della porzione di territorio assegnatogli dalla Accademia: Breonio, Cavalo, Monte Mazzurega, S.Ambrogio, Gargagnano, Burre, S.Pietro Incariano, S.Giorgio.
N-carte: 3
1792 Novembre
Copia di una relazione tratta dal “Registro Sessioni” tenuto nell’ufficio del dazio, relazione che porta la data del 16 Novembre 1792, indirizzata al Podestà e Vice Capitanio di Verona e del suo territorio, nella quale si tratta di problemi relative alla produzione delle sete e ai dazi e alle tasse gravanti su gli elementi di detta produzione. La relazione è firmata da un gruppo di agenti che si definiscono: “Sessione del Dazio case e Fornelli”.
1788 Gennaio
Altra relazione rivolta sempre all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona scrtta da un certo Boccalari, che a differenza del Locatelli, cioè senza critiche o proposte, descrive la situazione esistente dei “transiti” e delle relative tariffe daziali per le varie merci e per i vari percorsi.
1788 Gennaio
Copia di alcuni articoli del libro V dello statuto della città di Verona, scritta in latino. La data dell’archiviazione è quella del 5 Gennaio 1788.
1787 Aprile
Copia di una relazione datata 5 Agosto 1785, firmata dagli ufficiali Alvise Milanivich, Alvise Micheli e Giuseppe Ferro, che tratta del problema dell’uso del fiume Castagnaro come sfioratore delle piene dell’Adige.
1787 Sconosciuto
Elenchi non datati e non firmati delle merci provenienti da varie località e dirette verso varie località
1784 Agosto
Copia di un decreto dell'”Eccellentissimo Senato” datato 19 Agosto 1784 nel quale anzitutto si approva la relazione di Andrea Tron – Inquisitore alle Arti – che descrive l’attuale stato delle Arti, del Commercio e della Navigazione, imputando il loro declino non a fattori esterni ma all’inazione e al torpore dei cittadini della Repubblica. Allo scopo di uscire da una tale situazione il Senato approva la pubblicazione di un proclama che inciti tutti i cittadini ma soprattutto i Nobili a darsi da fare per avviare imprese di Commercio, per aprire negozi in altri stati e per impegnarsi in qualsiasi altra attività. Approvando anche il suggerimento dell’Inquisitore alle Arti circa la formazione di un bilancio che registri il denaro che esce dallo Stato e quello che entra, incarica lo stesso ad impegnarsi per uno studio approfondito per la creazione di detto bilancio. In attesa di detto bilancio il Consiglio ordina che qualsiasi merce di pubblica utilità sia acquistata nelle fabbriche veneziane, anche se queste dovessero costare di più in quanto la maggiore spesa verrebbe compensata dallo sviluppo delle Arti e del commercio interno.
1786 Gennaio
Due copie tratte dalla Cancelleria Prefettizia di Verona dell’atto riguardante la convocazione dei proprietari delle terre inondate dal fiume Tion alla presenza del Podestà – Alvise Mocenigo – per formare il consorzio voluto dal Magistrato dei Beni Inculti, che dovrà avere lo scopo di bonificare le terre inondate, e per nominare i due Presidenti. Il documento asserisce che detta riunione sia avvenuta nel 1787 ma deve esserci un errore in quanto sullo stesso foglio è riportata l’approvazione di quanto sopra da parete del Magistrato dei Beni Inculti, approvazione con data 24 Gennaio 1786.
1780 Sconosciuto
Plinio Antonio Roveda esprime, in una sua relazione del 10 Giugno 1981, alcune riflessioni sul progetto di bonifica delle Grandi Valli Veronesi consistente nella costruzione di un canale in linea retta che inizi nelle Valli nella località detta il bastione di San Michele, passi sotto il Canal Bianco con una “ botte a tre luci ” (Botte intesa come Volta?) e termini nel fiume Adigetto tra Badia Polesine e Salvaterra. Le riflessioni mettono in luce alcune difficoltà della costruzione e della manutenzione di detta opera a cominciare dagli argini, per finire nella difficoltà di scavare tutto l’Adigetto di 13 piedi per permettergli di ricevere le acque delle Valli Veronesi. La misura risulterebbe dal fatto che da precedenti visite il relatore ha verificato che il canal Bianco asciuga le Valli Veronesi quando non fluiscono in esso le acque dell’Adige e l’Adigetto è più alto del Canal Bianco di 13 piedi. Conclude con alcune proposte operative per ridurre le difficoltà indicate.
1782 Settembre
Relazione di Alessandro Pignolati – presentata il18 Settembre 1782 – incaricato di controllare lo stato della strada che dai monti Lessini porta a Porta Vescovo, strada che deve essere percorsa dai carri che trasportano il legname da opera tagliato il quei boschi. Oltre a un attenta descrizione dello stato della strada il Pignolati rileva che l’incuria o la malizia hanno provocato danni e malattie agli alberi non ancora tagliati o ancora giovani.