Relazione o memoria inviata da Giustiniani (vedi documento precedente) a Scopoli sull’Agricoltura elencandone i pregi – la primaria e più sicura sorgente della ricchezza – e gli ostacoli che ad essa si oppongono che sono di tre specie – fisici, morali e civili. La relazione continua spiegando gli ostacoli di ciascuna specie e tentando di trovare come superarli. Nel retro postilla di Campostrini che rimette la memoria al Segretario perpetuo dell’Accademia perché la esamini e ne riferisca.
Provenienza: Padova
1842 Luglio
G.B.Messedaglia, nato a Verona e residente a Padova, avendo trovato il modo di solidificare le sostanze animali riducendole perfino alla durezza e consistenza delle pietre invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona una serie di pezzi di parti umane ed animali, che descrive minutamente, perché siano esposte nel museo e per concorrere al premio indetto dall’Accademia il 25 maggio 1842. (la data è quella dell’archiviazione).
1842 Aprile
Avviso intitolato “Quarta riunione degli scienziati italiani” nel quale si dice che nel Settembre del 1840 gli scienziati italiani colà riuniti decisero che la successiva riunione si sarebbe tenuta a Padova , e che la Congregazione Municipale di detta città ha apprezzato l’onore. Seguono ringraziamenti all’Augusto Monarca e al Serenissimo Arciduca Vicerè per il suo amore per le scienze naturali. Il congresso inizierà il 15 Settembre 1842 e durerà fino al 29 dello stesso mese. Vengono precisati gli scienziati che possono partecipare e le nomine ad assessore del congresso Del Cavaliere Nicolò da Rio, direttore degli studi filosofici e matematici dell’I. R. Università di Padova e il Cavaliere Giovanni Santini, Professore di Astronomia della stessa Università. L’avviso viene partecipato al Corpo Accademico dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona il 7 Luglio 1842.
1838 Gennaio
Prospetto del movimento della popolazione israelitica padovana dal 1826 al 1835.
1809 Febbraio
Vincenzo Chiminello, professore di astronomia all’Università di Padova ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per averlo nominato Socio Onorario.(la data è quella dell’archiviazione)
1792 Dicembre
Programma dell’Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova che propone un quesito relativo alla lunghezza possibile e massima di un ponte ad arco, senza pile intermedie. L’avviso si completa con le istruzioni per la consegna delle memorie e del premio che è di 30 Zecchini.
1790 Ottobre
Il programma proposto dall’Accademia di Scienze, lettere ed Arti di Padova consistente in un tema sulla individuazione di luoghi e terreni atti a coltivare piantagioni di alberi da frutto e non, per sanare la cronica mancanza di legname. Dopo il testo del tema sono pubblicate le modalità, i tempi (due anni) e il premio di sessanta Zecchini.
1782 Marzo
Lungo ed esauriente studio, che occupa 31 pagine di formato A4, fatto da due Accademici di Padova, (di cui uno si chiama Nicolai mentre il nome dell’altro è illeggibile) che descrivono le Valli di .Bionda e di Belfiore di Porcile, e ne propongono un modo per bonificarle. Il fascicolo è preceduto da una lettera di presentazione datata 14 Marzo 1782 e firmata da Alvise Mocenigo (forse il Vicepodestà di Padova) ed inviata ai Provveditori all’Adige ed al Deputato alle Grandi Valli Veronesi.
1779 Ottobre
Copia di una lunga relazione predisposta a nome dell’intera provincia di Padova ed indirizzata alla Magistratura dei cinque Savi alla Mercanzia ed al Magistrato dei Beni Inculti per controbattere le richieste fatte dai pastori dei 7 di cui al punto precedente, circa la permanenza del pascolo delle pecore in pianura anche nel mese di Maggio, facendo la storia dei vari decreti e permessi del passato e sostenendo fra l’altro che tale provvedimento ridurrebbe ovviamente il pascolo per le pecore del territorio, e che i pastori dei 7 comuni potrebbero accumulare durante l’estate del fieno per nutrire le loro pecore nei mesi difficili.
1777 Agosto
Memoria intitolata “Scrittura sopra la regolazione dell’Adige e dei suoi diversivi , per effetto di allontanarne le Rotte, di migliorare la navigazione, e di felicitare gli scoli delle campagne nelle tre province del Veronese, del Padovano, e del Polesine. 10 Ag.to 1777”. Memoria citata nel documento di cui al punto precedente.