Promemoria non firmato e non datato, diretto ad Antonio Garofalo per suggerire di utilizzare le piante dei boschi della zona di Giazza così come avviene per quelle dei monti Lessini. Il promemoria contiene tutti i dati e tutte le caratteristiche dei boschi citati.(la data è quella dell’archiviazione)
DocType: Promemoria
1831 Luglio
Promemoria relativo ad alcune considerazioni tecniche relative al mutuo di 6000 lire di cui al n. 217.
1827 Aprile
Promemoria del socio B. Angelini alla Reggenza dell’Accademia, nel quale vengono rilevate alcune inadempienze nella programmazione dei lavori accademici.
1787 Dicembre
Il promemoria senza data e senza firma racconta come per l’intervento del Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – Alessandro Carlotti – e del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, nonché della Deputazione alla regolazione delle Tariffe Mercantili, sia stato trovato il modo approvato dal Senato di corrispondere al Segretario perpetuo dell’Accademia – Zaccaria Betti una cifra pari alla tassa che dovrà pagare nel Ducato di Mantova non abitando in detto per almeno sei mesi.
1771 Settembre/Ottobre
Certo Giulio Cesare Moroni (che non figura fra gli Accademici di cui all’elenco indicato in precedenza, forse si tratta di un socio corrispondente) in un promemoria descrive un erba detta “Isatide” o “Elasto” che ha trovato per caso dalle parti del piano di Castagnè, e di cui raccomanda la coltivazione essendo tale erba necessaria a preparare una sostanza detta “Guado” utilissima in tintoria e che ora viene importata dal Bergamasco ma anche dalla Germania
1829 sett.-ott.
Promemoria per gli incaricati all’esame degli statuti.
1787 Luglio
Minuta di un promemoria predisposto dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che spiega perché dopo la nuova tariffa doganale della Lombardia Austriaca sia stato conveniente organizzare il trasporto di “lanerie” e di “telerie” a Ferrara e precisamente a Ponte Lagoscuro con una barca che percorreva il Mincio e quindi il Po (vedi relazione del 25 maggio 1787); spiega inoltre che per le proteste degli speditori Mantovani, privati del dazio di transito, in aprile sia stata ridotta la tariffa daziale e successivamente sia stata ancora ridotta al punto che conviene riprendere la vecchia strada per portare le merci da Verona a Ferrara.
1779 Sconosciuto
“Promemoria delle incombenze che si assegnano a Matteo Faccio come Soprastante interinale delle Selve Lessine”. Documento probabilmente preparato dall’Accademia e che viene consegnato a Matteo Faccio il 20 Aprile 1779 come recita una nota a piè di pagina.
1773 Sconosciuto
Agostino Pignolati – Presidente dell’Accademia di Agricoltura di Verona sente il bisogno di rivelare ai soci un’osservazione da lui fatta sulla malattia dei “Mori” (gelsi) detta dai contadini “Salvanello o Falchetto”. Detta osservazione consiste nel fatto che nella sua tenuta ove quasi tutti i gelsi sono stati colpiti dalla malattia citata, egli ha trovato un albero completamente immune, e ha convocato sia Zaccaria Betti che Anton Maria Meschini ad osservare la cosa, ed essi possono essere testimoni del fatto. Egli si ripromette di effettuare attente osservazioni su tutte le parti di detto gelso (foglie, legno. Corteccia, ecc.), intanto si è sentito in dovere di mettere al corrente tutti i Soci di una simile singolarità che potrebbe portare grossi vantaggi per sconfiggere la malattia.