Relazione scritta in tedesco citata nel documento di cui al punto precedente.
N-carte: 2
1841 Sconosciuto
Due copie del programma di cui al punto precedente datate 1 Giugno 1841, a firma Manin e a stampa.
1841 Febbraio
Relazione di Bernardino Angelini sulla seconda riunione degli scienziati italiani avvenuta a Torino, la prima è avvenuta a Pisa. Racconta come il Re Calo Alberto abbia donato a ciascun intervenuto una bella opera della sua armeria antica e moderna, come i Decurioni della città abbiano regalato la guida della città di Torino, e come a ciascuno sia stata data una medaglia ricordo. La successiva riunione degli scienziati italiani si terrà a Firenze e l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona potrebbe parteciparvi con alcuni deputati. Infine cambia discorso e offre all’Accademia alcuni tipi di riso regalatogli dal signor Bonafon, per seminarli nell’orto botanico.
1839 Settembre
Appunto della Commissione giudicatrice dei premi triennali contenente l’ordine dei premiati e l’indicazione dell’oggetto meritevole del premio; presenta delle differenze rispetto al giudizio finale riportato nel n. 292.
1840 Febbraio
Estratto del dispacciio governativoi di cui al n. 351.
1840 nov.-dic.
Copia della domanda presentata alla Reggenza dai soci Gaetano ed Eugenio Perini, di cui al n. 487
1840 Maggio
Lunga relazione-reclamo del socio Bernardino Angelini riguardante l’esame delle memorie accademiche, contenente la proposta di due aggiunte allo statuto accademico.
1840 Maggio
Elenco di classificazione di conchigliologia veronese, contenente anche le indicazioni dei luoghi in cui le conchiglie sono state rinvenute; ne è autore Luigi Menegazzi di Soave.
1840 Febbraio
Il Corpo Accademico con 14 voti favorevoli e 2 contrari autorizza la Reggenza a nominare una Commissione che risponda ai quesiti di cui al n.351. Sono i riportati i seguenti nominativi: Beretta, Lisca, Grigolati.
1840 Gennaio
Istanza in carta bollata di Maddalena Giacobbe e marito alla Reggenza dell’Accademia con cui si dicono disposti a costruire a proprie spese, in Bra, nella posizione che la Reggenza indicherà, una pesa a bilancia da sostituire alla quella di proprietà dell’Accademia ora esistente e della cui gestione gli stessi sono beneficiari con contratto novennale; i Giacobbe chiedono in cambio il rinnovo del contratto novennale di affitto della pesa e la cessione in loro proprietà della vecchia pesa, mentre la nuova resterebbe “a beneficio” dell’Accademia.