Modello di modulo di certificato per vendita di galette, fornito dalla Congregazione Municipale di Bergamo.
Provenienza: Bergamo
1788 Gennaio
Relazione senza firma e senza data, (archiviata in data 3 Gennaio 1788) probabilmente diretta al Magistrato dei Beni Inculti, nella quale dopo aver deplorato lo stato della criminalità nella città di Bergamo e dell’uso ormai generale delle osterie, viene descritta l’organizzazione dell’Accademia di quella città.
1782 Sconosciuto
Pietro Rossini di Bergamo dopo lungo peregrinare per l’Italia allo scopo di conoscere e confrontare i vari sistemi di commercio scrive tutti a mano quattro progetti via via più completi destinati al “Serenissimo Principe” per far rifiorire il commercio nel Veneto sia per l’interno, sia per l’esterno sia di transito.
1866 Ottobre
Il socio onorario ing. Angelo Milesi all’Accademia: invia un pacchetto di circolari relative alla fornitura di zolfo per le viti, che potranno essere distribuite ai principali agricoltori; assicura che “nessuno fornì zolfo più puro e più finemente macinato”.
1864 Aprile
Alla Società Agraria di Verona: Enrico Daina, visto l’esito positivo di diverse prove fatte in diverse località della semente bachi da lui confezionata presso i monti Carpazi, propone la costituzione di una società per confezionare semente in quelle località; prosegue con l’indicazione delle modalità d’adesione.
1837 Marzo
Il Podestà di Bergamo, in riscontro a richiesta specifica, trasmette all’Accademia il Piano disciplinare adottato in quella città per stabilire il prezzo statistico dei bozzoli da seta, precisando che esso comunque non è vincolante, salvo quando i “i proprietari vi si riportino ne’ loro contratti di vendita”.
1837 Marzo
Testo del regolamento o “piano disciplinare” per il commercio dei bozzoli di cui al n. 128, predisposto dalla Congregazione Municipale di Bergamo e sottoscritto dai rappresentanti della Camera di Commercio e da apposita Commissione di quella città.
1796 Gennaio
Giovanni Barattini ringrazia l’Accademia del riconoscimento avuto , che, dice, lo spronerà ad essere più degno del consesso cui appartiene.
1795 Settembre
Tal Franco Mieli afferma di aver ricevuto cinque copie della “Società Italiana” con l’ordine di consegnarle ad un signore (dal nome illeggibile) e conferma di aver eseguito l’ordine.
1795 Agosto
Giovanni Barattini (probabilmente un Accademico), invia ad Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – il modellino di un mulino capace di macinare i grani anche in luoghi sprovvisti di acqua corrente.