L’Associazione degli Agrofili Italiani alPresidente dell’Accademia d’Agricoltura e Commercio di Verona: comunica d’aver annunciato nel proprio giornale l’adesione dell’Accademia all’iniziativa dell’erezione d’un monumento al compianto presidente degli Agrofili marchese Cosimo Ridolfi; informa pure che in una riunione del Comitato promotore svoltasi a Firenze erano insorte divergenze fra i membri intorno alla qualità del monumento, proponendo gli Agrofili una statua in una piazza di Firenze, i promotori fiorentini, invece, una medaglia ed un cenotafio in S. Croce.Per giungere ad una soluzione il Comitato ha deciso di rimettere la decisione ad una riunione cui sono invitati quanti hanno aderito all’iniziativa. Si invita l’Accademia a nominare un suo rappresentante a tale riunione.
Provenienza: Bologna
1865 Luglio
Considerazioni del Comitato promotore per l’erezione d’un monumento a Ridolfi: ritiene che il luogo più adatto in Firenze sia “quel tempio dove si raccolgono le memorie di Dante, Macchiavelli, Michelangelo, Galileo e Alfieri.
1862 Dicembre
Domenico Piani, segretario perpetuo dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, ad Antonio Manganotti, segretario perpetuo della nostra Accademia: ringrazia per l’invio dei volumi 33°-39° delle Memorie accademiche.
1855 Luglio
Giuseppe Bianconi di Bologna rammenta all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di aver inviato alla stessa attraverso un certo Signor Pozzi i nuovi annali del 1854, fascicoli da terzo al decimo, nonché alcuni volumi 7°, 8° e 9°, relativi alla Zoologia Mozambicana, e infine il 2° volume del Repertorio Italiano come omaggio. Per il resto ha già chiesto un compenso di £ 88.40, che possono essergli inviati con la diligenza o attraverso un amico che potrebbe portaglieli. All’interno vi è l’elenco prezzato dei vari volumi. Sul retro postilla del Vice Segretario che ordina di chiedere al Bianconi la persona alla quale dare la somma richiesta.
1854 Agosto
Il vice Presidente della Società Agraria della Provincia di Bologna nello spedire all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona il secondo e il terzo fascicolo del settimo volume delle Memorie della Società Agraria si è accorto che altri precedenti fascicoli spediti non sono arrivati all’Accademia di Verona. Prega pertanto il Presidente dell’Accademia di dare cenno dell’arrivo degli ultimo fascicoli spediti e controllare quali dei precedenti mancano.
1852 Marzo
Lettera con cui il signor Giovanni Orlandi accompagna la presentazione al Presidente dell’Accademia d’un suo libro d’agronomia;sul verso del documento è annotata la disposizione che lo si ringrazi del dono, proponendo pure la sua nomina a socio onorario.
1810 Novembre
La Società Agraria del Dipartimento del Reno invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona alcune copie dell’avviso contenente il quesito posto a concorso da quella Società per l’anno 1811 e due memorie fatte pubblicare dalla stessa.
1809 Marzo
Due copie di un Avviso della Società Agraria del Dipartimento del Reno, firmato dal Presidente Isolani, con il quale si bandiscono due concorsi; uno sui difetti dell’agricoltura del Dipartimento del Reno, e quali i mezzi per toglierli, l’altro con due possibilità: aver piantato con successo il maggior numero di Olivi o aver piantato una vigna con più di cinquemila piante di uva toscana.
1802 Maggio
Alessandro Carlotti, assunta la carica di Prefetto del Dipartimento del Reno della Repubblica Italiana, scrive all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona ricordando i trentaquattro anni di “..soave fraterna unione..”, dichiarando il proprio soffrire per la separazione e mettendosi a disposizione per qualsiasi cosa che potrebbe essere utile.
1783 Novembre
Un certo Sebastiano Canterani scrive a qualcuno che soffre di febbre terzana, ossia di malaria, per fargli gli auguri e per dirgli di non aver tempo per scrivere qualcosa da inserire in un Tomo di prossima pubblicazione ma spera nelle feste di Natale; anche il Dott. Pietro Onofri, professore di medicina ed anatomia all’Università di Bologna ed accademico Benedettino non garantisce nulla fino a Pasqua, nonostante abbia gradito molto l’invito fattogli.