Il Sindaco di Lonigo alla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio: chiede che si dia termine alla pratica per le rettifiche censuarie dei beni ex Scortegagna vincolati o ceduti ad Accademia e Comune.
Provenienza: Lonigo
1867 Settembre
Il Sindaco di Lonigo alla Reggenza dell’Accademia di Agricolktura Arti e Commercio di Verona: sollecita il riscontro alla sua lettera del 5 febbraio u.s. per rettifiche agli estremi censuari relativi alla sostanza Scortegagna.
1866 Ottobre
L’Amministrazione Comunale di Lonigo all’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona: ritorna gli atti inviati, rilevando che è stato corretto l’errore relativo alla descrizione censuaria, ma vi è uno scambio di un numero mappale(457 invece di 455); aggiunge una serie di osservazioni relative all’istromento n. 5037.
1866 Marzo
Il Municipio di Lonigo alla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona: chiede riscontro urgente alla nota municipale 11 ottobre 1865 relativa ad emende nelle indicazioni catastali degli immobili olim Scortegagna, assunti ad enfiteusi dal Comune di Lonigo.
1865 Ottobre
Il podestà di Lonigo alla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio: informa che la Congregazione Centrale Lombardo-Veneta ha approvato l’enfiteusi del palazzo Scortegagna e adiacenze, di cui all’istromento Donatelli 28 aprile 1853. Fa presente, però, che la Congregazione Municipale di Lonigo non ha potuto procedere alle relative volturazioni a motivo di alcune inesattezze nelle indicazioni catastali, per il cui superamento è necessaria una dichiarazione di rettifica da parte dell’Accademia.
1865 Marzo
Il Podestà di Lonigo alla Reggenza dell’Accademia d’Agricoltura Arti e Commercio: chiede che l’Accademia rilasci il suo nulla osta a che venga liquidata al sig. Giuseppe Scortegagna la somma di fiorini 129,30 quale indennizzo per l’occupazione di pertiche 0,90 di terreno del mappale n. 2353 per costruzione di strada, terreno su cui grava ipoteca 4 luglio 1863 a favore dell’Accademia.
1863 Maggio
Il Podestà di Lonigo alla Reggenza dell’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: informa che il contratto 28 aprile 1853 n. 5038, atti notaio Donadelli di Verona,con il quale il Comune di Lonigo assumeva ad enfiteusi la casa domenicale colle adiacenze un tempo di pertinenza del dr. Orazio Scortegagna, non venne mai sottoposto alle deliberazioni del Consiglio Comunale, che ne ha esclusivo diritto di adesione; assicura che la “posizione” è stata “richiamata dall’archivio in cui giaceva e che il Municipio stabilirà i contatti con la Congregazione Provinciale e terrà informata l’Accademia dell’esito delle pratiche.
1863 Maggio
Giuseppe Scortegagna all’Accademia d’Agricoltura, Arti e Commercio di Verona: conformemente a quanto previsto dall’articolo XIII dell’istromento del notaio Giuseppe Donadelli tra l’Accademia e lo scrivente, invia copia del decreto di aggiudicazione.
1863 Maggio
Copia in bollo del decreto di aggiudicazione dell’eredità Scortegagna. Vi si afferma che detta eredità “si aggiudica per intero a Scortegagna dr. Giuseppe”.
1853 Luglio
Copia della risposta inviata dal dott. Gaetano Cassola, amministratore dell’eredità del fu dr. Orazio Scortegagna, alla Commissione Civica delle Cose Patrie di Vicenza; egli afferma che dagli atti dell’eredità Scortegagna, non risulta che i richiesti modelli di foraminiferi e gli esemplari di rocce esistenti nella casa del defunto appartengano al Comune di Vicenza; precisa pure di dipendere esclusivamente dagli ordini della Pretura di Lonigo, mentre per lui non avrebbero valore eventuali disposizioni dell’Accademia, avendo questa ripudiato l’eredità del testatore. Segue copia della risposta del dott. Giuseppe Scortegagna al prof. Antonio Magrini, presidente della Commissione Civica vicentina; in essa si fa presente che nell’inventariazione c’è stato uno scambio tra la cassetta destinata al Comune di Vicenza e quella destinata all’Accademia e si suggerisce di far presente la cosa all’Accademia perché vi ponga rimedio.