Lettera di Pietro Maggi dell’Aprile 1840, indirizzata al Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, con la quale gli comunica il suo giudizio sulle memorie presentate dai soci nel 1838.
Provenienza: Sconosciuta
1841 Sconosciuto
Lettera analoga alla precedente, senza datra e firmata solo con le iniziali P.S.C.
1841 Sconosciuto
Lettera analoga alla precedente, senza data e firmata da un socio dalla firma illeggibile.
1841 Sconosciuto
Lettera analoga alla precedente, datata 23 Aprile 1840, e firmata da un socio di nome Alberto e di cognome illeggibile.
1841 Sconosciuto
Lettera analoga alla precedente, senza data , e firmata da un socio di nome Andrea e di cognome illeggibile.
1841 Sconosciuto
Lettera datata 29 Maggio 1841, n° 255 indirizzata al socio Alberto Brunelli di cui al punto precedente.
1841 Sconosciuto
Scopoli – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona -incarica Da Campo, Sandri, Angelini, Castelli e Bertoncelli, di rispondere ai quesiti di cui al punto precedente, inviando a Da Campo il documento ed incaricandolo di coordinare la Commissione.
1841 Sconosciuto
Rapporto di Brunelli sulle opere del conte Gherardo Freschi di San Vito datato 15 Agosto 1841 e indirizzato alla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, nel quale il conte Freschi viene elogiato per le sue opere dedicate alla scienza ed in particolare all’agricoltura al punto do essere noto in tutte le province venete e in particolare nel Friuli.
1841 Sconosciuto
Appunto datato 29 Maggio 1841, non firmato, ma certamente scritto da Scopoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – col quale incarica il socio Luigi Manzoni di leggere e commentare il libro del “Sig. Portal Placido di Palermo”
1841 Sconosciuto
Minuta con la data del 5 marzo 39, scritta dal Segretario perpetuo dell’Accademia – Scopoli – per l’avviso di un concorso per il miglior Manuale Enologico col premio di una grande medaglia d’oro. Viene dettagliata cosa dovrà indicare detto manuale, che dovrà essere scritto in forma di dialogo ed entro l’anno 1840. Seguono altre indicazioni, in particolare il modo di presentare lo scritto senza nome ma con un motto che a giudizio avvenuto permetterà di capire il nome del vincitore.