Appunto vergato durante la sessione (Adunanza dei Soci effettivi) del 3 Gennaio che riporta alcune decisioni prese in quella riunione fra cui il nome dei cinque giudici per i premi da assegnare ai due soci autori delle migliori dissertazioni. Viene anche fatto un elenco dei ritardatari.
N-carte: 2
1791 Luglio
Lettera la cui firma era posta sulla parte finale del foglio che risulta strappato, ma che deve essere di Rocco Santerno residente veneto alla Corte di Torino- indirizzata ad Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – per dirgli che persona rispettabile del paese dello scrivente gli ha fatto tenere un intero plico perché pervenisse
certamente al Cagnoli stesso. Il resto della lettera è una serie di complimenti.
1791 Agosto
Giobatta Ridolfi, Accademico, descrive i luoghi e le colture della zona del veronese (Riparto ventisettesimo) a lui assegnata; e suggerisce alcune modifiche da apportare alla dimensione del “Riparto” in oggetto.
1675 Sconosciuto
Il 16 marzo 1790 un certo Antonio Gaiani, probabilmente un notaio come si ricava dal “logo” posto a fianco della dichiarazione dello stesso, fa copiare da una stampa, un decreto del 21 maggio 1675, trovata presso il sig. Michele Angelo Bellavite, forse emesso da Nicola Sagredo, veneziano ed indirizzato ad Angelo Diedo e a Marco Antonio Barbarico, autorità veronesi. Il decreto tratta la disciplina della collocazione delle pecore forestiere nel territorio veronese tra la metà del mese di Aprile e il giorno di San Martino a Novembre; le pecore dovranno essere situate nelle campagne pubbliche e nei monti sterili destinati al pascolo, nonché negli otto Tezoni Pubblici (Ovili) per la produzione del salnitro. Seguono le punizioni per chi non si atterrà a dette disposizioni.
1790 Gennaio
Supplemento al “Journal de Paris”, (evidentemente di una Accademia simile a quella di Verona) nel qale si tratta di agricoltura, dei premi assegnati per trattazione di problemi sull’agricoltura, della navigazione interna del regno di Francia, ecc.
1789 Dicembre
Pietro Montanari e Bartolomeo Giuliani, si incarico dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, esaminano il problema posto dal Magistrato all’Adige e Deputato alle Grandi Valli Veronesi circa la richiesta di Sebastiano Mocenigo di poter utilizzare una parte dell’acqua dell’Adige per le proprie coltivazioni attraverso l’apertura di una apposita “chiavica” (vedi lettera del 20 Maggio 1789) giungono alla conclusione che se un simile fatto non altera il piano di svuotamento delle Grandi Valli Veronesi, purtuttavia non può dirsi se esso possa portare danno immediato ampliando la zona già invasa dalle acque.
1788 Agosto
L’Eccellentissimo Senato sulla base di un memoriale presentato dai merciai della città, sentito il parere della Deputazione alla regolazione delle Tariffe Mercantili, dispone che sia possibile utilizzare panni di lana stranieri, considerato anche che le fabbriche dello stato non sono capaci di produrre panni sopraffini, mentre riescono a produrre quelli fini per un terzo del fabbisogno e con abbondanza quelli ordinari. Il dazio per detti panni sarà uno solo e in funzione del peso, cioè 25 ducati effettivi ogni cento libbre. Poiché i panni sopraffini pesano singolarmente poco il dazio consiste nell’otto per cento, per i panni fini – che pesano di più nel dieci o undici per cento, per i panni ordinari di cui non vi è bisogno nel 25 per cento. Segue tutta una serie di norme per controllare le disposizioni date.
1788 Aprile
Copia di un Decreto dello “Eccellentissimo Senato” sulla strade, in particolara sulla strada padovana dal Portello all’argine noventano e dalla porta Leonarda al Rocco., da poco portatati a termine. La manutenzione della stessa viene affidata al “Provveditor” di Padova.
1789 Marzo
Relazione di Zaccaria Betti sulle paludi formate dal fiume Tion, con tutta una serie di studi e di proposte tese a rendere asciutte le terre incvse dalle acque, proposte certamente interessanti.
1788 Febbraio
Relazione di Michele Angelo Locatelli all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona circa i quesiti posti dalla Deputazione alla regolazione delle Tariffe Mercantili sui cosiddetti “Transiti”, parola che comprende le strade percorse dalle merci che transitano nel territorio del Ducato Veneto, e le relative tariffe dei dazi in entrata, in uscita, ecc.