Il socio attivo ing. Angelo Milesi, cessando dal servizio della strada ferrata, informa la Presidenza della nostra Accademia che domani trasferirà il suo domicilio a Venezia e di conseguenza non potrà più appartenere ad essa in qualità di socio attivo; allega un foglietto A da leggere nella prossima tornata; acclude pure un biglietto B, con la sua memoria sull’aerostato Consolati, la cui lettura potrà essere affidata ad altro socio; formula il suo parere sulla filanda Avesani, ritenendone il sistema ormai superato, infine si dice pronto ad inviare per iscritto il suo giudizio sugli scritti concorrenti al premio.
N-carte: 4
1852 Novembre
Il fabbro ferraio veronese Luigi De Battisti, già premiato in passato due volte per sue invenzioni meccaniche, illustra alla nostra “inclita” Accademia tre nuovi apparecchi da lui ideati vedendo le amputazioni subite dai soldati nel 1848 e realizzati per consentire la deambulazione ai mutilati: i primi due consistenti in distinti appoggi per la gamba rispettivamente sopra e sotto il ginocchio, il terzo in un’intera gamba “costrutta in guisa da avere tutte le articolazioni e tutti i movimenti anatomici d’una perfetta gamba naturale”; confida nella attenzione dell’Accademia.
1852 Agosto
Lettera di otto facciate del socio onorario Adolfo Senoner al conte Scopoli, segretario perpetuo dell’Accademia; in essa osserva che, sulla base di precedente lettera dello Scopoli, l’Accademia risulta essere in possesso solo di due dei sette fascicoli sulle altitudini della Monarchia austriaca consegnati al prof. Massalongo e si dice disponibile ad inviare i mancanti. Si sofferma sul significato dell’opera, sullo stato non soddisfacente (“miserabile”) degli studi geologici in Austria, sulle difficoltà economiche che egli incontra a vivere a Vienna, sull’opportunità che i professori a scuola insegnino la storia naturale in modo popolare, meno scientifico; infine descrive le piante inviate all’Accademia, perché siano collocate nel suo erbario.
1852 Maggio
Distinta degli oggetti di storia naturale provenienti dal defunto Benedetto Da Campo con relativa stima; comprende 79 cassette di insetti, per un totale di 3474 esemplari; 16 cassette di conchiglie viventi per un totale di 2150 esemplari; 718 esemplari di conchiglie fossili; 15 esemplari di polipi viventi; 56 esemplari di polipi fossili; 1452 campioni di minerali.
1849 Agosto
Relazione della Commissione accademica incaricata di esaminare l’indice ragionato dei 22 volumi di memorie dell’Accademia elaborato dal socio corrispondente Cagnoli; vi si esprime apprezzamento per lo “zelo operoso” con cui l’autore ha svolto la sua opera, si formulano per altro alcune osservazioni critiche in merito all’ordine sistematico e alla distribuzione delle categorie delle materie da lui seguiti, oltre che all’utilizzo delle voci e delle loro varianti; aspetti di forma, non sostanziali, che potranno essere rivisti nella già prevista rifusione dell’Indice.
1849 Aprile
La Commissione accademica, eletta il 15 marzo ed incaricata di redigere il regolamento della Biblioteca, sottopone all’esame e al voto dell’Accademia il proprio lavoro, consistente di un “progetto di regolamento pel bibliotecario”, strutturato in n.8 articoli.
1849 Maggio
Il socio Luigi Menegazzi illustra l’importanza della tradizione di studi scientifici, in particolare paleontologici, per Verona e propone all’Accademia l’acquisto per la Biblioteca dell’opera “Paléontologie universelle”, una delle più importanti dello studioso Alcide d’Orbigny.
1848 Dicembre
Il socio Radice propone al Corpo Accademico l’acquisto del modello della strada ferrata del defunto socio ing. Avesani, al costo di lire 600.
1848 Giugno-lugl.
Contratto di concessione in sublocazione, a seguito asta del 27 maggio 1845, da parte dell’Accademia ai signori Benedetto Vicentini e Luigi Tonon dell’Ortaglia irrigatoria detta del Biadego per la somma annua di £ 1800.
1847 Agosto
Memoria del socio Luigi Menegazzi sul Museo accademico; ricordati i rischi di dispersione che incombono sulle raccolte naturalistiche private e sottolineata l’importanza delle donazioni, formula un ampio elogio per un socio dell’Accademia che ha donato alla stessa tutti i preziosi materiali da lui messi insieme con passione, competenza e dispendio di risorse; propone che la Reggenza rivolga un invito alle istituzioni ed ai privati perché concorrano all’incremento del Museo del primo Corpo scientifico della Provincia, prevedendo una lapide che ricordi ai posteri doni e donatori.